È uno dei quadri più famosi di Picasso e nasconde un segreto che fino ad oggi nessuno ha saputo spiegare con certezza. Un mistero che continua ad appassionare studiosi e curiosi e che, forse, le moderne tecnologie potranno risolvere.
Il dipinto in questione è La stanza blu, che il celebre artista realizzò nel 1901. Un quadro affascinante che, però, è divenuto ancora più attraente nel momento in cui un team di esperti della National Gallery of Art, della Cornell University e del Winterthur Museum ha compreso che quel dipinto… ne conteneva in realtà un altro.
Di fatti, i risultati dell’indagine riflettografica sul dipinto hanno evidenziato la presenza di un uomo pensieroso con barba, giacca, papillon e anelli. Una presenza misteriosa, resa ancora più inquietante dal fatto che la figura si può scorgere solamente ruotando l’opera a destra per 45°. Ma di chi si tratta?
Il mistero da svelare: ecco le ipotesi più accreditate
Per il momento, non vi è certezza di quanto sia accaduto al dipinto ma tra le ipotesi più accreditate vi sarebbe quella che tenderebbe a preferire il riuso di una stessa tela. In altri termini, per realizzare il dipinto Picasso avrebbe riciclato una tela già dipinta in precedenza.
Sebbene possa apparire un’economicità eccessiva, in realtà non c’è di che stupirsi: le condizioni poco agiate di molti pittori li spingevano infatti a riutilizzare gli stessi supporti che magari erano stati abbandonati in corso d’opera.
Di qui, una prima e credibile giustificazione: nel 1901, anno di realizzazione dell’opera, Picasso era un giovanissimo pittore, arrivato a Parigi solo un anno prima e, probabilmente, in condizioni di ristrettezza.
Rimane però da capire chi sia il misterioso personaggio dell’opera di Picasso.
La maggior parte degli studiosi sembra essere convinta che l’uomo ritratto nell’opera sia lo stesso Picasso, e che l’atteggiamento triste e pensieroso dell’artista fosse il risultato del particolare periodo che il pittore stava vivendo, dovendo affrontare la morte dell’amico Carlos Casagemas, suicida per una vicenda sentimentale in cui lo stesso Picasso ebbene un ruolo non del tutto chiarito.
Insomma, l’idea dell’autoritratto per il momento sembra essere quella più sostenibile, anche se mancherebbero certezze. Perfino cercando di sovrapporre gli autoritratti ufficiali esistenti di Pablo Picasso con il dipinto della, non vi sarebbe una sicurezza assoluta della coincidenza della stessa figura.
In conclusione, un mistero che continua ad alimentare curiosità da parte di studiosi e appassionati. L’opera, che è diventata molto più interessante alla luce di questo dettaglio, è visitabile presso la Collezione Phillips, Washington, Stati Uniti.
