Scoprire se qualcuno ci sta mentendo è il sogno di tanti. Con questo metodo scientifico, nessuno potrà più ingannarci
Nella vita quotidiana, ci troviamo spesso a dover discernere tra la verità e la menzogna quando interagiamo con gli altri. Capire se qualcuno ci sta mentendo può essere cruciale in molte situazioni, dal lavoro alle relazioni personali. Ma come possiamo individuare i segnali di inganno? E quali sono i metodi più affidabili per scoprire la verità.
Ovviamente, vi sono tutta una serie di elementi fattuali, per esempio, analizzare i dettagli della storia. Quando si sospetta che qualcuno stia mentendo, è utile porre attenzione a tutti dettagli. Le incongruenze, le discrepanze temporali o i cambiamenti nella narrazione possono indicare che la persona sta inventando o manipolando la verità. Fare domande specifiche e confrontare le risposte può aiutare a mettere alla prova la coerenza del racconto.
Anche il linguaggio del corpo può aiutarci e può rivelare molto su ciò che una persona sta realmente pensando o provando. Segnali come mani sudate, sguardi evasivi, movimenti nervosi o posizioni difensive possono indicare che qualcuno sta nascondendo la verità. Inoltre, cambiamenti improvvisi nella postura o nel tono della voce possono essere indicatori di tensione e disagio associati alla menzogna.
I segnali verbali possono essere altrettanto rivelatori: frasi evasive, risposte ambigue o l’uso eccessivo di parole di giustificazione possono indicare che qualcuno sta nascondendo qualcosa. Inoltre, l’evitare di rispondere direttamente a una domanda o il tentativo di cambiare argomento devono farci sospettare.
Che faccia abbiamo quando mentiamo?
A condurre questa affascinante ricerca, gli esperti dell’Università di Rochester, a New York. Secondo le loro conclusioni, chi dice bugie tende a sfoderare un finto sorriso, chiamato sorriso di Duchenne. Le sue caratteristiche sono piuttosto chiare e possono essere confrontate, anche senza avere l’immenso database su cui si sono basati gli scienziati.
I muscoli delle guance risultano ben sollevati e tirati in direzione dei muscoli degli occhi. Al contrario, chi dice la verità tende ad avere una faccia più assorta, e a strizzare gli occhi nel tentativo di ricordare la risposta giusta alla domanda che gli viene posta.
Come detto, l’archivio è enorme: i ricercatori avrebbero analizzato oltre un milione di video, notando lo stesso sorrisetto beffardo stampato sulla faccia. La possibilità di riconoscere i bugiardi è qualcosa su cui la scienza indaga da tempo: secondo una ricerca dell’Università della Sorbona i bugiardi parlano in modo lento e con un tono uniforme, del tutto privo di picchi tonali. Tutte note da segnare, se volete scoprire le bugie di qualcuno.