È una delle correnti artistiche più amate della storia dell’arte e, da oggi, è possibile ammirarne le opere a pochi passi da casa
Per tutti l’arte dei Preraffaelliti è sinonimo di eleganza, bellezza, colori brillanti e dettagli armoniosi, eppure, non si tratta solo di questo. Nel corso dell’Ottocento questo movimento inglese segna una piccola, ma importante svolta in ambito artistico e, per la grande ampiezza di vedute, anche nella società dell’epoca. Risalente al 1848, in piena epoca vittoriana, la corrente preraffaellita viene introdotta in particolare dagli artisti John Everett Millais, Dante Gabriel Rossetti e William Holman Hunt.
Il termine stesso della corrente artistica, intende guardare verso un’arte precedente, con un interesse per le tematiche e le tecniche affrontate nel periodo precedente all’inizio del Rinascimento italiano. Gli artisti della nuova corrente, guardano con interesse ad un rifiuto della semplicità realizzativa dell’opera, a favore di una pittura più accademica e con una tecnica di realizzazione tipica della scuola cinquecentesca.
I Preraffaelliti prediligono i soggetti e gli ambienti tratti dalle storie dei poemi cavallereschi, come ad esempio il ciclo arturiano dipinto da William Holman Hunt, fino alle vicende bibliche, come l’Ecce ancilla Domini di Rossetti. Protagonisti delle opere dei preraffaelliti sono anche gli scritti di grandi autori del passato, come Dante, Shakespeare e Chaucer. Il colore, protagonista dei quadri preraffaelliti, ha la funzione di ammaliare lo spettatore e di rappresentare realisticamente le forme umane, con una predilezione per il dettaglio.
Dal 24 febbraio al 30 giugno, Forlì ospita la mostra la grande esposizione sull’arte dei Preraffaelliti presso i Musei San Domenico. “Preraffaelliti. Rinascimento moderno”, è il titolo della mostra che riunirà circa trecento capolavori realizzati da maestri come Dante Gabriel Rossetti, William Holman Hunt e John Everett Millais.
Ad arricchire l’itinerario della mostra, curata da Elizabeth Prettejohn, Peter Trippi, Francesco Parisi e Cristina Acidini, verrà esposta una preziosa raccolta di mobili e oggetti dell’epoca vittoriana. Articolato in diverse sezioni divise per anno e tematica, il percorso espositivo è stato concepito e realizzato dallo studio Lucchi & Biserni di Forlì.
Quest’ultimo ha adottato come concetto centrale, l’idea di re-invenzione, testimoniata da diversi contributi realizzati da artisti inglesi di metà Ottocento. La mostra intende sottolineare l’impatto dell’arte storica italiana sull’esperienza artistica dei Preraffaelliti e di confermare il primato dell’arte e della cultura italiana sull’immaginario degli artisti internazionali.
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