Dopo 134 anni, l’artista, tra i più tormentati e conosciuti, olandese, torna a fare sognare, grazie a due sue opere ricongiunte
Vincent Van Gogh, artista olandese, vissuto in povertà e in tragici accaduti, dopo la sua morte, si è rivelato al mondo per il genio che era, venendo, finalmente, riconosciuto. Uno tra gli artisti più famosi di tutti i tempi, che con le sue mostre riempie gallerie, musei e palazzi. Finalmente, dopo anni, anzi, secoli, torna a farci sognare, grazie alla sua abilità artistica e creativa.
La mostra Van Gogh sta facendo il giro di tutta Italia, partita da Roma, con una rassegna-evento che ha avuto un successo strabiliante, dove sono stati contati seicentomila ingressi in pochi mesi. Questo evento è stato proclamato come uno degli eventi più attesi e amati di tutta Italia, nel 2024, in cui vengono esposte oltre cinquanta opere dell’artista, dalle più famose alle più particolari e sconosciute.
Mostra Van Gogh in Italia: l’artista torna a sorprendere
Dal 1885 al 1890, Vincent Van Gogh ha continuato ininterrottamente una produzione di opere, senza mai fermarsi; un periodo che è stato bloccato dalla sua prematura morte. Nella mostra a lui dedicata si potranno ammirare i suoi primi capolavori, notando la sua crescita e la differenza di stile e tecnica, basata sugli accadimenti della sua vita, caratterizzati da una predilezione per il disegno, senza mai abbandonare del tutto la pittura.
Due opere, in particolare, sono gli esemplari di retrospettiva dell’artista, due ritratti, ossia, quelli dei coniugi Ginoux, amici di Van Gogh e proprietari del cafè di Arles. I due dipinti sono stati esposti separatamente, uno si trova alla Galleria Nazionale di Roma, mentre l’altro nel Kröller-Müller Museum di Otterlo. A Trieste, invece, per la prima volta, dopo 134 anni, saranno esposti insieme, all’interno del Museo Revoltella, dal 22 febbraio al 30 giugno.
Tra gli oltre cinquanta quadri che saranno esposti a Trieste si riconosceranno le opere del periodo parigino, in cui si denota una tonalità più luminosa. Dal 1886 al 1888, pur restando un animo solitario, Van Gogh entrò in contatto con altri artisti del tempo, come Toulouse Lautrec, Émile Bernard e Louis Anquetin.
Successivamente, durante il suo soggiorno nella casa gialla, incontrerà Paul Gauguin, con cui passerà un magnifico periodo di amicizia, anche se leggermente morbosa. Un periodo che segnerà la sua fine, con il famoso taglio dell’orecchio, per poi recarsi verso il ricovero volontario nell’ospedale psichiatrico di Saint Paul de Mausole, dove esplose la sua parte più creativa e produttiva.