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Bronzi di Riace: i misteri svelati e quelli ancora da svelare. Il loro vero volto è incredibile

I Bronzi di Riace in origine erano diversi rispetto a quello che si può pensare oggi. Il loro aspetto lo conferma..

I Bronzi di Riace sono due statue di origine greca risalenti al 460 – 430 a. C. ritrovate presso la località di Riace Marina a Porto Forticchio (Provincia di Reggio Calabria), una località calabrese, nel 1972. Il ritrovamento avvenne grazie a Stefano Mariottini un subacqueo amatoriale che si trovava nei pressi della costa, che scoprì casualmente durante l’immersione la presenza delle due statue infondo al mare, quasi perfettamente integre.

colori bronzi di riace
Bronzi di Riace – labiennale.it @instagram/bronzidiriace.official

Le sculture raffigurano due nudi maschili in bronzo, identificati come Bronzo A e Bronzo B dal peso di 160kg l’uno e 198 e 197 centimetri di altezza. Il primo rappresenta un giovane atleta o un guerriero del tempo, con barba corta e capelli ricci, dal corpo muscoloso, mentre il secondo rappresenta un guerriero più anziano, con barba folta e capelli lunghi, dalla muscolatura più rilassata. Non si sa chi possa aver realizzato con certezza le due opere, ma c’è chi ipotizza che possa trattarsi di maestri come Fidia, Policleto o Alcamene. Attualmente le statue sono esposte nel Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.

La verità sull’aspetto dei Bronzi di Riace

I Bronzi di Riace sono due opere in stile severo di grande valore storico per la loro qualità e rarità artistica, che hanno permesso di dare una svolta allo studio e alla conoscenza della scultura greca dell’età classica, in cui la Grecia visse un grande sviluppo di crescita dal punto di vista artistico, specialmente verso il realismo. I due Bronzi probabilmente portavano anche altri oggetti di equipaggiamento, come elmi, scudi, spade o lance che andarono perduti. Come molte delle opere artistiche più famose, anche per i Bronzi di Riace nascondono verità.

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La verità sull’aspetto dei Bronzi di Riace – labiennale.it @instagram/bronzidiriace.official

Nonostante le sculture siano state realizzate in bronzo, con dettagli e particolari di altri materiali come denti in argento, occhi in calcite bianca, iridi in vetro, ghiandole lacrimari in pietra rosa, ecc. la verità è che i Bronzi di Riace in origine erano colorati, e non statue monocromatiche come si potrebbe pensare. L’analisi chimica dei materiali ha rivelato sulla superficie tracce di trattamenti allo zolfo, usati in passato per modificare il colore del materiale originario, su cui vennero inseriti anche inserti decorativi o bitume come legante.

I colori che vennero utilizzati davano un aspetto molto più vivace delle statue, più di quanto si possa pensare vedendole oggi. Ad esempio, in alcune aree venne scoperta un’eccessiva percentuale di stagno nella lega del bronzo, permetteva di ottenere il colore oro. Per la pelle invece utilizzarono lo zolfo, che tramite un processo di ossidazione selettiva permetteva di scurire il bronzo, ottenendo tonalità molto simili al colore della pelle umana.

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