A beccare la fortuna con i numeri del Superenalotto qualcuno ci ha già provato, ma di sicuro non l’ha fatto con l’intelligenza artificiale: la possibilità
Se da un lato è vero che l’intelligenza artificiale ha stravolto le nostre vite sin dall’avvento di modelli linguistici avanzati come ChatGPT di Open AI o Gemini di Google, è altrettanto vero che sistemi del genere andrebbero ponderati nel loro utilizzo. A maggior ragione se fossero addirittura in grado di prevedere i numeri fortunati.
A diventare ricchi sfruttando l’IA, sicuramente ci avrà già pensato qualcuno. Strumenti del genere offrono una marea di opportunità, sono in grado di semplificare il lavoro, lo studio e qualsiasi attività complessa o noiosa per l’uomo. Basti pensare al fatto che, sistemi di intelligenza artificiale generativa, sono in grado di produrre contenuti multimediali con una facilità inaudita, semplicemente con un prompt (comando) di poche righe.
A partire a queste tecnologie dalle vedute immense, in molti si sono reinventati dando vita a business che prima avrebbero richiesto l’aiuto di più umani, a volte addirittura facendo influencer marketing con modelle fittizie create dall’IA. Potrebbe non essere l’unico modo per fare soldi con questi sistemi.
Sono tantissimi i quesiti che quotidianamente vengono proposti giornalmente a ChatGPT. Alcuni esempio possono essere: “Scrivimi una mail di richiesta ferie dal tono serio e garbato da indirizzare al mio capo” oppure “quali numeri usciranno al Superenalotto?”. Ebbene, qualcuno ci ha provato davvero a diventare ricco grazie all’intelligenza artificiale semplicemente indovinando la combinazione vincente.
Il successo dei giochi d’azzardo è dovuto alla bassissima probabilità di indovinare, su 90 numeri, la combinazione di quelli vincenti. Ma la speranza è l’ultima a morire e molti italiani provano ogni giorno a cambiare la loro vita ignari del fatto che, molto spesso, l’unico a giovarne è lo Stato. In molti quindi si sono chiesti: “Le cose sarebbero diverse se chiedessimo all’intelligenza artificiale di darci la sestina vincente?”.
La risposta dipende dal tipo di IA al quale si formula la richiesta. Ad esempio, c’è chi ha chiesto i numeri vincenti all’intelligenza di Bing, e questa desisteva, scoraggiando dal gioco d’azzardo e invitando a cercare nuovi svaghi. Stessa cosa per l’IA di Google, Bard, che ha fornito la presunta sestina solo dopo aver spiegato le scarsissime probabilità di vincita.
Il più diplomatico di tutti, però, sembra essere ChatGPT, che non fornisce i 6 numeri neppure dopo svariati tentativi. L’unico modo per ottenere la sestina dal sistema di OpenAI è semplicemente chiedere di generare 6 numeri casuali, senza fare riferimenti al gioco d’azzardo o al Superenalotto.
Per diventare milionari, l’intelligenza artificiale da sola non è sufficiente. Questi sistemi sono progettati con l’obiettivo di preservare il benessere umano e, di conseguenza, fanno del loro meglio per scoraggiare il coinvolgimento nel gioco d’azzardo, come è giusto che sia.
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