Le storie raccontate in Black Mirror non sono così lontane dalla realtà di oggi, una donna sta, infatti, per sposare un ologramma
Talvolta partecipare ai matrimoni rappresenta una vera e propria scocciatura, vi stupirà però sapere che ce n’è uno in grado di distinguersi dalla massa ed il cui annuncio ha destato scalpore in tutto il mondo. Questo perché è totalmente lontano dalla cerimonia tradizionale (con tanto di abito bianco per la sposa, invitati e ricevimento al ristorante), in quanto c’è un dettaglio che davvero supera la fantasia.
A fare il grande passo, oltre alla sposa, sarà uno sposo quantomeno “sui generis” e cioè un ologramma. Dopo il caso del giapponese Akihiko Kondo, convolato a nozze nel 2022 con l’immagine tridimensionale di una pop star direttamente uscita da un fumetto, ora un’artista spagnola sta per pronunciare il fatidico “sì” ad un altro prodotto dell’intelligenza artificiale.
Sposare un ologramma per scacciare la solitudine: il matrimonio che fa riflettere
Una notizia che lascia a dir poco perplessi e che spinge a chiedersi quali implicazioni (anche inimmaginabili ad oggi) possa avere in futuro l’impatto della tanto discussa IA sulle nostre vite. Tale disciplina si occupa della realizzazione di sistemi informatici talmente sofisticati da poter riprodurre il pensiero umano e da tempo il dibattito scientifico e filosofico sui suoi potenziali pericoli non accenna a placarsi.
L’artista catalana che tempo fa ha comunicato al mondo l’intenzione di unirsi in matrimonio con un partner “tridimensionale” è Alicia Framis, che vive in Olanda. Da sottolineare il fatto che è lei stessa la creatrice dello sposo, che di nome fa Ailex. Quest’ultimo sarebbe il risultato di un mix di caratteristiche appartenenti a uomini che hanno fatto parte del passato di Alicia.
Quelle che la Framis ha definito “le prime nozze ibride” tra un essere umano ed una creatura virtuale verranno celebrate la prossima estate al museo Depot Boijmans Van Beuningen di Rotterdam ed è a tutti gli effetti il nuovo progetto dell’artista. Tale idea, come si legge nella nota della donna, nasce con l’obiettivo di mescolare “documentario, ricerca scultorea, disegno, musica, architettura, design”, e coinvolge diversi “esperti in tecnologia e pensatori europei”.
Alla base di questo progetto c’è il desiderio di sfuggire alla solitudine, l’ideatrice ha, infatti, raccontato che una sera tornando a casa, di notte, in mezzo al bosco, ha pensato che le sarebbe piaciuto avere qualcuno che le aprisse la porta chiedendole come stesse. In conclusione, the Hybrid Couple nasce con l’intento di “fornire alla scienza spunti utili sulla questione delle relazioni umane“, chiarisce la nota dell’artista.