Ti è mai capitato di avere il cuore spezzato o di essere colui che ha spezzato il cuore a qualcun altro? Può capitare, anche nell’arte!
Quando pensiamo ai mostri sacri dell’arte, ai grandi maestri, molto spesso ci ritroviamo a idealizzare delle personalità e ad immolarli sull’altare sacro dell’arte. In realtà, ci dimentichiamo che erano esseri umani esattamente come noi e come noi, avevano le loro debolezze, le loro passioni, i loro difetti e, perché no, le loro scappatelle.
Può capitare che questi amori tormentati degli artisti si riflettano anche nelle loro straordinarie opere ed è questo è il caso di Rembrandt Harmenszoon van Rijn, il pittore ed incisore olandese considerato uno dei protagonisti indiscussi dell’età dell’oro olandese.
Tra i temi che gli stavano più a cuore c’erano sicuramente quelli naturali, in cui poteva sperimentare il chiaroscuro e la luce, ma amava anche molto ritrarre soggetti a tema storico, biblico e mitologico. Proprio una delle sue opere mitologiche nasconde un segreto.
Un cuore diviso in due: il segreto di Rembrandt e la sua Danae
Una delle opere più conosciute e che meglio rappresentano lo stile e l’indole di Rembrandt, è sicuramente la sua Danae. Conservata ora a San Pietroburgo, l’opera racconta il mito di Danae che venne rinchiusa dal suo stesso padre Acrisio, per evitare l’adempimento di una profezia. L’uomo, infatti, era convinto che proprio da sua figlia sarebbe nato colui che l’avrebbe ucciso.
Ovviamente, la reclusione di Danae e non impedì a Zeus di farle visita sotto forma di pioggia dorata e avere con lei un bambino, Perseo che, come preannunciava la profezia, fu colui che uccise suo nonno. In questa bellissima opera, però, c’è di più del racconto mitologico, c’è un pezzo di vita dello stesso Rembrandt.
Rembrandt era sposato con una bella giovane moglie che gli fece più volte anche da musa e modella. Infatti, Saskia, sua moglie, rappresenta la base su cui l’artista ha ritratto le forme di Danae. Alcuni studi però, hanno dimostrato che nel corso della lavorazione dell’opera, i tratti, i gesti e soprattutto lo sguardo della donna ritratto è stato cambiato. Come mai?
Dopo la morte di Saskia per tubercolosi, Rembrandt si innamorò presto di un’altra donna, colei che aveva assunto per badare al suo piccolo figlio rimasto orfano di madre: Geertje Dircx. Sono proprio i suoi tratti che negli anni ’60, i raggi X hanno messo in evidenza.
Quello che ha fatto Rembrandt è quello di unire i tratti della prima moglie con i tratti della sua seconda amata, per creare un’unica donna che rappresentasse l’amore nella sua interezza.
Peccato, però, che l’uomo non mantenne le promesse d’amore alla bella Geertje, anzi, la farà poi rinchiudere in manicomio.