La mostra di Joan Mirò a Catania è attesa proprio da tutti. Impossibile non prenotare un weekend nel capoluogo siciliano
La carriera di Joan Mirò è contraddistinta da una serie di successi che sono arrivati a livello internazionale. Chissà se quando aveva 8 anni, età in cui ha iniziato a disegnare, Joan Mirò si sarebbe aspettato questo enorme seguito. Oggi è uno dei massimi esponenti dell’arte surrealista e ciò è dovuto anche al suo trascorso a Parigi, dove rimase molto affascinato dalla comunità artistica che nel 1920 si riuniva a Montparnasse.
A breve, alcune delle sue opere verranno esposte a Catania, durante una mostra attesissima dagli abitanti del capoluogo siciliano. Tuttavia, anche tanti altri appassionati in giro per l’Italia e l’Europa sono attirati da questo affascinante evento, i quali si stanno preparando per poter prenotare il pernotto in uno dei week end in cui andrà in scena.
Nato a Barcellona il 20 aprile del 1893, Joan Mirò era figlio di un orefice e orologiaio. Proprio su consiglio del padre, iniziò degli studi commerciali, ma di pari passo prendeva delle lezioni private di disegno. A Mont-roig del Camp e a Maiorca, il giovane artista iniziò un percorso di crescita professionale basato sull’ispirazione che proprio queste due città riuscivano a suscitargli. Ma a dargli la formazione professionale furono l’Accademia Galì e il Circolo Artistico di Sant Lluc, da lui frequentati durante il periodo in cui fece ritorno a Barcellona.
A pubblicizzare la mostra che va in scena nel 2024, dal 20 gennaio fino al 7 di luglio, è stato il sito arte.sky.it. Si chiama Mirò – La gioia del colore ed è un’esposizione si sta tenendo al Palazzo della Cultura di Catania.
Questa mostra segue quelle che si sono tenute a Trieste e Torino stiamo parlando di Omaggio a Mirò e Mirò a Torino. Quella che ha luogo a Catania mette in mostra quanto Mirò decise di optare per un tipo di pittura maggiormente concentrata sul colore e lontana da quella convenzionale.
Inoltre, l’evento è contraddistinto anche dalla presenza di libri, opere grafiche e documenti i quali riescono a far rivivere le vicissitudini dell’artista nella maniera più esaustiva possibile. Indimenticabile rimane il suo incontro con Picasso, come anche la sua frequentazione del circolo Dada di Tristan Tzara. In quel contesto, diede sfogo a tutto il suo talento, partendo dall’arte, fino ad arrivare alla scultura e, non meno importante, alla ceramica.
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