Cosa succede nel dietro le quinte di un’opera d’arte? A volte, anche cose che possono diventare pericolose!
Nel corso della storia dell’arte, le donne hanno rivestito sempre un ruolo di grande importanza ma non solo come soggetto da ritrarre, anche come fonte di ispirazione e come protagoniste del processo creativo. Da muse a modelle, da madri a dee, le donne sono state ritratte nei modi più disparati e interpretando diversi ruoli in diversi contesti.
Una delle donne più famose e suggestive dell’arte e sicuramente l’Ophelia ritratta da dal pittore preraffaellita John Everett Millais, nel 1851. Millais faceva parte della confraternita dei preraffaelliti, un movimento artistico vittoriano che prediligeva soggetti e temi ispirati ad opere come quelle di William Shakespeare, Dante e altri contesti fiabeschi. Proprio da William Shakespeare viene la nostra Ophelia.
La modella dietro la donna shakespeariana: come andò la storia?
Per capire la storia di Ofelia, dobbiamo ricercare nell’Amleto di William Shakespeare. In questa tragedia si parla di vendetta, amore e follia. Una tragedia che ha come finale la morte di Ofelia che muore annegando in un ruscello. Nell’opera di Millais, infatti, il momento in cui viene rappresentata Ofelia è proprio la caduta nel ruscello.
La donna si trova distesa nell’acqua ancora fluttuante, con le mani poco fuori dal fiume. Il paesaggio intorno alla ragazza si compone di fiori con un significato simbolico che vengono citati nella stessa tragedia shakespeariani. I fiori bianchi rappresentano l’ingratitudine, il salice piangente un amore non ricambiato, l’ortica il dolore, il papavero la morte e via dicendo.
Nel ritrarre tutta questa ambientazione naturale, Millais utilizzò la tecnica en plein air, quindi dipinse all’aria aperta ai bordi del fiume Hogsmill, in Inghilterra, per circa 5 mesi. Utilizzò lo stesso metodo per ritrarre Ofelia, ossia riprendere dal vivo una ragazza immersa nell’acqua.
La giovane che Millais scelse per posare per lui si chiamava Elizabeth Siddal. Non era una modella qualsiasi perché era la promessa sposa dell’amico Dante Gabriele Rossetti, anche lui pittore e fondatore del movimento dei preraffaelliti. Per riprodurre la scena, Millais chiese ad Elizabeth di restare immersa in una vasca da bagno mentre lui la dipingeva.
Venne costruito una sorta di impianto di riscaldamento con delle candele per attenuare la sensazione di freddo. Nonostante questo, il sistema smise di funzionare, ma Elizabeth continuò a posare per Millais. Le conseguenze furono che la ragazza prese una brutta bronchite e il pittore fu costretto a risarcire il padre della donna di 50 sterline per pagare le spese mediche.
Insomma, una tragedia per dipingere una tragedia!