Paola Ferrari, conduttrice e giornalista di 90° minuto sulla Rai, non ha risparmiato delle critiche a una sua collega, scagliandosi senza pietà contro di lei.
Di donne il mondo dello sport non pullula affatto, specie di quello che è considerato mainstream. Nel calcio, per esempio, sono pochissime le figure femminile che siedono ai vertici di un club – tra le più famose, al momento, la ceo della Roma, Lina Souloukou. Anche di arbitre, per dire, se ne vedono davvero poche, in questo senso Maria Sole Ferrieri Caputi è l’unica a dirigere gli uomini in Serie A, e così anche le giornaliste, o comunque conduttrici.
Nonostante, però, la penuria, capita spesso, purtroppo, che tra di loro ci siano delle antipatie dichiarate, e qualche screzio di troppo. Due delle più in vista come Paola Ferrari e Diletta Leotta, ma anche Melissa Satta (le ultime due non sono di fatto giornaliste, ndr) hanno avuto qualche battibecco nel corso degli anni.
Soprattutto la padrona di casa di 90° minuto, attiva in Rai dalla fine degli anni Novanta, non ha mai risparmiato delle critiche alle sue ‘colleghe’, una su tutti proprio il volto di punta di Dazn, bersagliata da Ferrari in più di un’occasione.
In un’intervista del 2021 al quotidiano Il Giornale, Ferrari infatti non aveva utilizzata parole al miele per Diletta Leotta, che in quel momento, ma anche ora, era sicuramente tra le conduttrici sportive più amate, e desiderate va da sé.
“Quando vedo queste ragazze che usano il corpo per diventare famose, mi arrabbio e sbaglio perché ognuno è libero di fare quello che gli pare“, ha detto la giornalista Rai a domanda diretta su cosa ne pensasse della siciliana. Lei, ha continuato, “ha sempre considerato un affronto che qualcuno mi ascoltasse solo perché sono carina“, motivo per il quale “Leotta non può rappresentare le giornaliste italiane, come Anna Billò, Giorgia Rossi o Simona Rolandi. Lei può rappresentare solo se stessa. O forse Belen…“.
Per puntualizzare ancora una volta il suo pensiero, Ferrari aveva anche spiegato come la sua ascesa nel mondo del giornalismo sportivo sia stata non scevra di problemi da affrontare: “Per me – aveva detto ancora – era inconcepibile avere love story con calciatori, avrei perso tutta la credibilità di giornalista che stavo costruendo con una fatica spaventosa“, anche perché era partita senza avere proprio nulla, ha raccontato.
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