Il bonus gite scolastiche ritorna in una versione “potenziata”: stavolta le famiglie non possono farselo sfuggire.
In un momento di particolare difficoltà per le famiglie italiane il governo Meloni prosegue con la politica dei bonus e delle agevolazioni per venire incontro alle difficoltà quotidiane di tanti nuclei familiari alle prese col carovita. Da poco ad esempio è stato rifinanziato e potenziato il bonus gite scolastiche, vediamo in cosa consiste.
Il 15 febbraio 2024 è scaduto il bonus per le gite scolastiche che non ha riscosso però un grande successo. Per l’agevolazione era stato stanziato un fondo iniziale di 50 milioni di euro, ma finora le domande pervenute sono circa 25 mila. Anche se fossero tutte accettate la spesa rimarrebbe al di sotto dei 4 milioni di euro.
Da qui la decisione del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che mercoledì scorso ha firmato la direttiva che rinnova il bonus gite scolastiche. Stavolta però c’è una significativa novità che permetterà di ampliare la platea dei potenziali beneficiari del contributo.
Rifinanziato e potenziato il bonus gite scolastiche: ecco come ottenerlo
Il bonus gite scolastiche consiste in un contributo fino a 150 euro riservato agli studenti delle scuola secondarie di secondo grado (le vecchie scuole superiori dunque) e si può richiedere per più figli.
A breve il Ministero dell’Istruzione e del Merito detterà le linee guida alle scuole per l’accesso al bonus gite scolastiche attraverso una piattaforma digitale sulla quale le famiglie dovranno presentare domanda. Una verifica automatizzata dell’Isee da parte dell’Inps provvederà a approvare il pagamento del bonus.
La novità riguarda proprio il requisito dell’Isee. In precedenza il bonus gite scolastiche era destinato ai nuclei familiari con un Isee inferiore a 5 mila euro. Un parametro abbastanza stringente che spiega con ogni probabilità lo scarso successo dell’agevolazione. Per allargare il numero delle famiglie beneficiarie si è pensato perciò di alzare l’asticella dell’Isee, ora fissata a 15 mila euro.
L’”upgrade” del bonus dovrebbe dare forte impulso all’agevolazione. A controllare quali siano gli studenti che hanno diritto al bonus, informando poi le famiglie, dovrebbero essere le scuole. La domanda però dovrà essere presentata dai genitori. La verifica in tempo reale dell’Inps dell’Isee in corso di validità permetterà di conoscere subito se la domanda è stata accolta. Sempre le scuole dovranno poi concretamente erogare i soldi del bonus che, ad ogni modo, dipenderà dal numero dei beneficiari e non potrà superare i 150 euro.