La leggenda del Nodo Gordiano che venne tramandata in tutto il mondo. Un solo personaggio noto della storia riuscì a scioglierlo..
Nella regione Anatolia in Turchia è presente una città molto antica, ricca di storie e leggende, situata nella provincia di Ankara, testimone di innumerevoli epoche e vicissitudini che ne hanno plasmato la storia e il fascino. Gordio è il nome della città, che fu un crocevia di culture e civilizzazioni, motivo per cui è anche uno dei siti archeologici più importanti del periodo antico, e molti dei ritrovamenti hanno resistito perfettamente alle intemperie del tempo, come le imponenti colonne della Biblioteca di Celso a Efeso e le colossali teste del Monte Nemrut.
Inoltre comprende anche un grande patrimonio naturale ricco di panorami mozzafiato e sentieri che invitano ad avventure all’aria aperta. È presente anche un’altra importante attrazione, ovvero quella che viene ritenuta la Tomba di Re Mida, il tumulo funerario di terra artificiale più grande dell’ Anatolia. Un luogo sacro di sepoltura dove vennero trovati diversi resti intatti.
Il Nodo Gordiano e la conquista dell’Asia
La Tomba di Re Mida vede protagonista un personaggio leggendario, il Re Mida, governatore di Gordio, chiamato anche “l’uomo dal tocco d’oro”, che si dice che fosse in grado di trasformare in oro tutto ciò che toccava. La leggenda narra che questo suo potere era anche una maledizione perchè persino il cibo poteva trasformarsi in oro e non poteva mangiarlo. Questa è solo una delle leggende e dei miti che circondano la regione, infatti, la Tomba di Re Mida conteneva effettivamente i resti di un re ma non si sa con precisione di quale. Si pensa potesse trattarsi anche del padre di Mida, Gordias, morto quando il figlio entrò al potere.
Si narra che il re precedente non aveva figli, così i cittadini chiesero aiuto all’oracolo, che dichiarò che il seguente sovrano sarebbe entrato in città alla guida di un carro trainato da buoi. Fu Gordian a entrare, un contadino al quale si deve anche il nome della città attuale, Gordion. Per festeggiare il suo ingresso la leggenda continua raccontando che il suo carro fu esposto in un tempio, in segno di gratitudine il carro venne dedicato a Zeus da parte di Gordio, che legò il giogo con un nodo talmente particolare da essere inestricabile, noto come il celebre Nodo Gordiano.
Chiunque fosse riuscito a sciogliere questo nodo, secondo la tradizione avrebbe governato l’Asia. Molti ci provarono invano, ma pare che solo una persona ci riuscì, ovvero Alessandro Magno durante la sua conquista della città nell’ormai lontanissimo 334 a.C., che dopo alcuni tentativi falliti, sguainò la spada e troncò il nodo con un fendente, diventando comunque imperatore.