Nella suggestiva regione della Provenza, tra le ondulate colline e i vigneti che caratterizzano il paesaggio, troviamo un luogo che porta con sé le tracce indelebili di un passato ricco di storia e di un presente radioso di bellezza. Quel luogo è Mas Paraïso, l’ex monastero trasformato in una magnifica villa, che ora incanta gli occhi e l’anima di chiunque vi ponga lo sguardo.
Ma andiamo con ordine, perché la storia di questo luogo non è priva di momenti epocali e di trasformazioni sorprendenti. All’inizio, c’era infatti il manicomio di Saint Paul, un’istituzione che evoca immagini cupe e angoscianti di sofferenza mentale e isolamento.
Era qui, tra le pareti spesse e imponenti di questa struttura, che Vincent Van Gogh trovò rifugio nel maggio del 1889. Proprio all’interno di queste mura, che ora raccontano una storia completamente diversa. E così, anche se Van Gogh se ne andò, il suo spirito rimase intrappolato tra le mura dell’ex monastero, come un eco eterno della sua passione e della sua sofferenza. Questa presenza, questa essenza immortale, continua a permeare l’atmosfera di Mas Paraïso.
Ma come è stato possibile trasformare un luogo così intriso di tristezza e oscurità in un paradiso di magnificenza e serenità? La chiave di questa straordinaria metamorfosi risiede nell’operato di Thomas Machado, coadiuvato dalla sua compagna Alba e dai talentuosi BOSC architectes. La loro visione era audace ma rispettosa: preservare l’essenza e la storia del luogo, mentre lo trasformavano in qualcosa di completamente nuovo e luminoso.
Ogni singolo aspetto è stato curato con attenzione maniacale, dai materiali utilizzati alla disposizione degli spazi, tutto ha contribuito a preservare l’autenticità e l’eleganza del luogo. Il risultato è una villa che incarna l’anima della Provenza, un luogo dove il passato e il presente si fondono armoniosamente.
Da monastero a Mas Paraïso: la rinascita di un luogo avvolto da storia e arte
Ogni dettaglio, grande o piccolo, è stato dunque oggetto di attenta considerazione durante il restauro. Dalla scelta dei mobili e degli arredi, all’illuminazione e ai dettagli architettonici, tutto è stato progettato per contribuire a creare un’atmosfera di raffinata eleganza e comfort senza tempo. Anche elementi decorativi tradizionali, come le meridiane, le finestre ovale e le statue, sono stati restaurati e integrati con sapienza per preservare il fascino storico della villa.
Gli architetti hanno inoltre lavorato con attenzione per garantire che la distribuzione degli ambienti rispettasse le linee prospettiche originali e allo stesso tempo soddisfacesse le esigenze contemporanee di comfort e funzionalità, e questo ha comportato una ristrutturazione di interni e esterni idonea a creare un flusso armonioso e una connessione fluida tra gli ambienti, consentendo agli ospiti di godere appieno della bellezza dei dintorni.
Più nello specifico, attraverso un accurato lavoro di progettazione del paesaggio, il giardino, è stato considerato una vera e propria estensione della villa, un’importante cornice naturale che ne enfatizza la bellezza e la suggestione, dove gli ospiti possono immergersi completamente nella natura circostante e godere di panorami mozzafiato.
Anche la piscina è stata oggetto di una ristrutturazione mirata, trasformandola da semplice elemento funzionale a fulcro di socializzazione e relax, mentre il campo da tennis aggiunge un tocco di sportività e intrattenimento alla proprietà.