Sogni di ammirare dal vivo la tua opera d’arte preferita? Fai attenzione, la delusione potrebbe essere dietro l’angolo!
Non è raro visitare una mostra o un museo alla ricerca di un’opera famosa che abbiamo letto e riletto sui libri e rimanerne delusi. Questo perché forse ci siamo fatti troppe aspettative e pensiamo che la tanto famosa opera letta sul manuale, ci rapisca con la sua bellezza e con la sua grandiosità.
Scoprire che invece la realtà è meno impressionante di quello che immaginiamo, può essere un’esperienza frustrante e che può provocare smarrimento. Come mai avviene questo? Come già accennato, probabilmente a causa delle nostre aspettative e delle percezioni personali su quell’opera in particolare. Molte opere spesso vengono idealizzate e romanticizzate nella mente del visitatore che si aspetta un’esperienza epica, che non avrà.
La classifica delle opere d’arte più deludenti: a chi appartiene questo podio infausto?
Quando parliamo di delusione di fronte a un’opera d’arte, non possiamo soffermarci solo alle nostre aspettative o ad un concetto idealizzato. Molte volte si tratta del contesto e delle condizioni di esposizione in cui troviamo quella particolare opera. Una luce non adeguata, un’installazione poco favorevole o una folla di visitatori numerosa possono interferire con la nostra fruizione dell’opera.
Questi sono alcuni dei motivi che si trovano dietro alle lamentele dei turisti per quanto riguarda, in particolar modo, tre opere molto famose ma poco funzionali alla visita museale: “La Gioconda” di Leonardo da Vinci, “La Libertà che guida il popolo” di Eugène Delacroix e “La persistenza della memoria” di Dalì.
L’indagine è stata condotta a livello internazionale da CouponBirds. Sono state analizzate più di 18.000 recensioni sulle opere considerate più famose del mondo. Il risultato è stato sorprendente: la Gioconda ha avuto una percentuale di circa 37% di giudizi negativi.
I visitatori hanno sottolineato quanto sia stato difficile usufruire l’opera a causa della fila, della folla e anche del prezzo del biglietto che ha subito quest’anno degli aumenti non indifferenti. L’esperienza che ne hanno tratto è stata stressante e poco gratificante. Lo stesso sito CouponBirds ha evidenziato quanto non sono le opere in sé a deludere, ma l’esperienza che lo spettatore ne fa.
Un “problema di folla” si è riscontrato anche per quanto riguarda La libertà che guida il popolo che, essendo esposto praticamente di fronte alla Gioconda, ne ho preso tutti i lati negativi di riflesso. Il terzo gradino del podio è assegnato alla Persistenza della memoria di Dalì, questa volta ci spostiamo a New York.
Da quest’analisi emerge un fatto molto importante: non basta un’opera famosa. Quando si organizza una mostra o si allestisce un museo, bisogna pensare all’accessibilità di quest’ultimo. Che percorso deve fare il visitatore per trovare quell’opera? Le luci sono adeguate? La folla è troppo numerosa?
Pensare al museo non solo come una scatola piena di opere ma come un’esperienza educante è la nuova chiave di lettura che il museo contemporaneo dovrebbe prendere maggiormente in considerazione.