Godersi la città di Parigi di fine 1800? Adesso è possibile con una mostra unica nel suo genere, non perderla!
Siamo negli anni ’60 del 1800. Tra scandali e malumori, alcuni artisti decidono di collaborare per esprimere se stessi e la loro arte in mostre organizzate autonomamente. Parliamo di artisti impressionisti, ossia coloro che dipingevano all’aria aperta e cercavano di catturare l’ombre, colori e luci della natura in modo del tutto nuovo.
L’uso dei colori era particolare e venivano utilizzate tonalità non convenzionali, in contrapposizione con i dettami di un insegnamento accademico. I soggetti erano prevalentemente paesaggi, scene di vita quotidiana e luoghi popolari come stazioni ed osterie.
Nel 1863, artisti come Édouard Manet, Claude Monet, Camille Pissarro, Edgar Degas e Pierre-Auguste Renoir esposero al Salon des Refusés, una mostra organizzata da Napoleone III. Si trattava di artisti che erano stati rifiutati, per via del loro modo di fare arte, dal Salon ufficiale.
La prima mostra impressionista a Parigi: tra ieri e oggi
Dopo l’esperienza col Salon des Refusés, la prima vera e propria mostra collettiva degli artisti impressionisti avverrà nel 1874, più precisamente dal 15 aprile al 15 maggio di quell’anno. Furono esposte 173 opere di oltre 30 pittori.
Dal punto di vista commerciale, fu un fallimento totale e la stampa non fu da meno, stilando le critiche più negative. Nonostante questo, però, furono più di 3500 i visitatori che si recarono alla mostra e questo non era che il preludio di un successo internazionale che sarebbe arrivato agli inizi del ‘900.
Oggi, al Museo d’Orsay di Parigi, è possibile vedere alcune le opere che erano presenti alla prima mostra del 1874, anche grazie alla tecnologia. Il museo propone, infatti, una selezione tra le opere che erano presenti nella mostra impressionista del 1874 ed alcune opere che, nello stesso momento, si trovano al Salon ufficiale.
In questo modo, si cerca di restituire un confronto tra i due modi di pensare: quello accademico e quello anti accademico. Si tratta di un confronto, di contraddizioni e di parallelismi per cercare di capire e comprendere.
Con l’aiuto della tecnologia e della realtà virtuale sarà anche possibile entrare negli studi e nei luoghi in cui gli artisti vivevano ed operavano la loro arte. Ad esempio, sarà possibile visitare l’Île de la Grenouillère dove lo stesso Monet dipinse il famoso Soleil levant (Impressione, levar del sole).
Realizzato nel 1872, si tratta dell’opera che diede origine al movimento. Da questo momento in poi, quegli artisti furono chiamati “impressionisti”. Monet crea giochi di colori caldi e freddi accostandoli in una maniera insolita.
Soggetti che dovrebbero essere solidi e perfettamente visibili come le navi, le barche ed il porto stesso, sono dissolti. Monet e i suoi compagni, non volevano rappresentare la realtà così com’era, ma l’impressione che la realtà poteva suscitare tramite sensazioni ed emozioni.
Si potrà visitare la mostra dal 26 Marzo al 14 luglio 2024 ad un prezzo di circa 16 euro. Sul sito del museo d’Orsay è possibile trovare tutte le altre informazioni.