Tra i beni che dovrebbero ritornare in Italia ci sono dei quadri tutt’ora detenuti illegalmente in Jugoslavia dall’epoca nazista..
La truffa colossale risale al 1949 quando 8 quadri, appartenenti al Patrimonio dello Stato italiano vengono rubati. Attualmente le opere sono esposte a Belgrado, nel Museo Nazionale Serbo. Nonostante ciò i quadri sono come “detenuti” all’interno ed è da anni che la procura di Bologna richiede la loro restituzione perchè dopo lunghe indagini l’inchiesta ha rivelato che spetterebbero di diritto all’Italia. Le opere vennero esportate illegalmente in passato e trafugate dal centro di raccolta di Monaco di Baviera.
All’epoca gli alleati avevano stipato tutte le opere d’arte razziate dai nazisti, ma il colpo per rubarle venne guidato dal faccendiere croato Ante Topic Mimara e dalla moglie funzionaria tedesca Wiltrud Mersmann, che riuscirono a far partire su un treno diretto in Jugoslavia le opere. Successivamente verranno incamerate al Museo nazionale di Belgrado, dove si trovano ancora oggi, nonostante si sappia per certodel fatto che non appartengano in alcun modo alla Jugoslavia. Da anni si lotta per riavere indietro le opere, eppure sembra impossibile ancora oggi riuscire a riportarle in Italia .
Oltre la truffa anche la beffa sulle tracce delle opere italiane detenute a Belgrado
L’inchiesta venne aperta nel 2014 quando un Nucleo Tutela patrimonio culturale di Firenze scoprì che uno dei quadri esposti ad alcune mostre organizzate sulle sponde dell’Adriatico non doveva trovarsi lì. Si trattava di uno dei quadri che si trovavano negli elenchi dei beni culturali ricercati e scomparsi durante la Seconda Guerra Mondiale da riportare in Italia. Da lì partirono le indagini dove i Carabinieri scoprirono altri sette dipinti facenti parte della stessa raccolta di quadri scomparsi.
Si trattava di opere di artisti che operarono tra il ‘300 e l’800 come Vittore carpaccio, Tiziano, Tintoretto, Paolo Veneziano, ecc. Nonostante l’inchiesta attivata e il diritto di riavere indietro i quadri, le autorità serbe hanno continuato a ignorare la richiesta. Attualmente a Belgrado sono ancora presenti ben 17 quadri che facevano parte della raccolta di opere rubate dal croato Ante Topic Mimara, non più 8 ma quasi il doppio, che ancora non sono state restituite.