La Pinacoteca di Brera è uno dei luoghi culturali più importanti di Milano e di tutta l’Italia, una struttura ricca di storia e aneddoti che lo rendono un luogo imprescindibile per un viaggio artistico nella città lombarda.
La Pinacoteca di Brera è infatti una tappa obbligata per tutti gli appassionati d’arte antica e moderna che qui possono trovare alcuni dei capolavori più preziosi e rinomati in ambito internazionale.
La sua storia è peraltro molto antica, con una successione di eventi che hanno contribuito ad arricchire le sue sale di una incredibile collezione di dipinti, alcuni dei quali realizzati da personaggi di caratura mondiale che hanno fatto la storia dell’arte e che appartengono a epoche e scuole diverse.
La statua che non piacque a Napoleone
Ebbene, tra le tante curiosità e i numerosi aneddoti che è possibile osservare e scoprire nella Pinacoteca ve ne è uno che riguarda Napoleone Bonaparte o, meglio, una statua che lo stesso Napoleone dimostrò di non apprezzare particolarmente. La statua in questione è collocata al centro del cortile interno della Pinacoteca di Brera, dove è presente un colosso alto 3 metri, in bronzo, chiamato Napoleone come Marte pacificatore. La scultura fu commissionata nel 1807 a Canova da parte del Viceré Eugenio di Beauharnais, come copia dell’opera in marmo dell’anno prima, conservata nello studio dello scultore.
A catturare l’attenzione e a giustificare l’insoddisfazione dello stesso Napoleone, però, vi è un elemento che non sfugge certamente agli occhi dei visitatori: la statua è infatti priva di indumenti e proprio la sua nudità creò non pochi problemi, considerato che non era ritenuta idonea a essere esposta in un luogo pubblico.
La statua fu dunque collocata al centro del cortile d’onore solamente nel 1859, alla fine della Seconda Guerra di Indipendenza e in seguito alla liberazione di Milano dagli austriaci, grazie all’alleanza tra Napoleone III e Vittorio Emanuele II.
Stando agli storici, c’è anche un altro motivo per cui la statua non piacque a Napoleone: lo ritraeva infatti in un ardito accostamento a una divinità antica, mentre Napoleone preferiva essere ritratto nelle vesti di un condottiero.