In “Mare Fuori” è possibile trovare un grande omaggio all’arte: ecco la scena e, soprattutto, cosa può voler significare
Mare Fuori non è soltanto una serie, ma un vero e proprio fenomeno collettivo: sono in pochi, ormai, a non averla vista e tantissimi se ne sono completamente appassionati. I suoi protagonisti, inoltre, stanno riscuotendo un successo senza precedenti, oltre che a dir poco inarrestabile. Ma entriamo nel dettaglio di questo prodotto cinematografico targato Rai Fiction e Picomedia.
Qual è, effettivamente, la formula perfetta che ha consentito a questa serie di riscuotere così tanti consensi? Molto probabilmente, proprio la sua trama, abbastanza coinvolgente e fuori dall’ordinario: le vicende, infatti, si incentrano attorno alle vite dei giovani detenuti all’interno di un carcere minorile a Napoli. La location in questione si affaccia direttamente sul mare.
Ogni protagonista viene analizzato con un focus attento, a partire non soltanto dalle motivazioni che lo ha spinto alla delinquenza, ma proprio dal background di partenza, dalle famiglie d’origine e via dicendo. Se non avete visto la serie, vi consigliamo di non proseguire con la lettura se volete evitare spoiler: se invece siete arrivati fino alla fine, dovreste assolutamente conoscere questo dettaglio a cui, probabilmente, nessuno ha mai fatto caso.
Mare Fuori, l’arte predice il destino di Edoardo: ecco in che modo
L’arte ha un ruolo abbastanza significativo all’interno della serie, soprattutto in occasione dell’ultima puntata dell’ultima stagione. A doverci riflettere più di tutti, probabilmente, è Edoardo, interpretato da Matteo Paolillo: il giovane, infatti, ha dovuto assistere ad una semplice, ma significativa lezione, che ha in qualche modo anticipato la sua sorte.
Tutto ruota attorno a questa scena, dove Edoardo si trova coinvolto in un dialogo con il papà di Teresa, la sua amante. L’uomo gli mostra il suo nuovo quadro, che richiama fortemente l’estetica di Jackson Pollock: un fondo scuro, su cui sono stati realizzati dei disegni quasi simili a veri e propri schizzi di pittura. L’uomo, però, non si limita solo a farglielo vedere.
L’uomo gli spiega, inoltre, che il nero di base rappresenta il vuoto e la morte, mentre gli schizzi sono un vero e proprio tentativo dell’autore di scacciare questi pensieri in modo irrazionale ed impulsivo. Chi conosce la serie saprà bene che la vita dello stesso Edoardo riporta fortemente a questo tipo di concetto, in quanto sempre vissuta al massimo, ma al limite.
E non a caso, alla fine della quarta stagione, il personaggio non riuscirà più a rimanere sul filo del rasoio e (SPOILER) perderà la vita a seguito di un agguato organizzato da non si sa bene chi. Scopriremo la verità a febbraio del 2025, nel frattempo, possiamo ripassare un po’ di arte.