È giallo nel mondo dell’arte per il furto avvenuto tra il 7 e l’8 marzo delle opere del famoso sculture Umberto Mastroianni..
Tra il 7 e l’8 marzo c’è stato un altro furto che ha colpito il mondo dell’arte, più precisamente l’esposizione temporanea del noto scultore italiano Umberto Mastroianni avvenuta al Vittoriale degli Italiani sulle rive del Lago di Garda, residenza fatta costruire in passato da Gabriele D’Annunzio a Gardone Riviera. Sono state rubate nella notte 49 opere d’arte, di cui gioielli e sculture esposte nell’area dello spazio D’Annunzio Segreto.
La mostra è stata inaugurata il 30 dicembre 2023 e si sarebbe conclusa proprio l’8 marzo 2024, ma la mattina lo spazio espositivo è stato trovato completamente vuoto dai responsabili e il presidente del Vittoriale, Giordano Bruno Guerri, ha successivamente confermato il furto. Attualmente i Carabinieri di Brescia e il TPC, compresi gli specialisti del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Monza, e altri rinforzi locali e regionali stanno lavorando per riuscire a recuperare il prima possibile le opere, anche attraverso l’analisi delle videocamere di sorveglianza.
L’ipotesi del furto delle opere di Umberto Mastroianni avvenuto al Vittoriale tra il 7 e l’8 marzo
La mostra comprendeva un complesso di 19 sculture e 30 gioielli di cui anelli, bracciali, spille, realizzati tra gli anni ’50 e ’90. Le opere sono realizzate in oro, utilizzando la tecnica della fusione a cera persa o colata in oro, una modalità che imita il processo di lavorazione del bronzo o del vetro. Il valore totale delle opere equivale a circa 1milione di euro. Fortunatamente, almeno gli oggetti riconducibili a Gabriele d’Annunzio presenti nella residenza non sono stati toccati.
L’ipotesi è che il furto delle opere di Umberto Mastroianni sia avvenuto non tanto per il valore e l’interesse artistico verso le incredibili opere dell’orefice, per poterle rivendere a provati o al mercato clandestino, ma che i ladri abbiano agito solo per poter fondere tutti gli oggetti in oro per poi vendere il pregiato metallo e ottenere una cifra cospicua dalla fusione e rivendita del solo metallo.
In questo caso, le opere dell’artista subirebbero un danno irreparabile e un gesto volgare, ancora più vandalico. Non sarebbe un furto da parte di semplici ladri o intenditori d’arte, ma qualora le opere venissero ritrovate integre potrebbero acquisire ancora più valore. Nonostante ciò, non si esclude la possibilità che, al contrario, le opere potrebbero essere ritrovate ormai danneggiate e perdere il loro valore di partenza. Al momento le ricerche sul campo continuano, nella speranza di ritrovare al più presto le opere perdute.