La forza di Giovanni Allevi risiede nelle sue stesse fragilità, soprattutto nella capacità di accettarle saggiamente e in consapevolezza.
Una consapevolezza disarmante, una forza innata che nasce da qualcosa di molto più profondo del visibile. Giovanni Allevi condivide il suo pensiero in merito a quanto accaduto negli ultimi anni, svelando la sua passione per Kant e per le sue teorie sull’immortalità dell’anima. La diagnosi di mieloma multiplo e gli impedimenti fisici che ne derivano non l’hanno allontanato da ciò che di più profondo nutre da anni il suo cuore: la musica. Le fitte alla schiena non sono nulla in confronto alle note espresse dal pianoforte, in grado di guarire le sue inquietudini meglio di qualsiasi medicina.
Il palco l’ha atteso per diversi mesi, il pubblico ha sperato che Giovanni Allevi tornasse ad accarezzare l’anima degli spettatori con le sue innegabili abilità. Nell’autunno del 2023 è poi giunta la notizia tanto attesa: il pianista ha annunciato il suo epocale ritorno, confermando la programmazione di alcuni concerti organizzati su tutto il territorio nazionale. Un impegno che certo non ha escluso alcuni incidenti di percorso, ricadute e difficoltà derivate dalla malattia. Eppure, nonostante tutto l’artista continua a posare le sue dita sui tasti del pianoforte, spalancando le porte dei sogni – suoi e di chi lo ascolta con profonda ammirazione.
Giovanni Allevi, la musica cura l’incurabile
“L’idea che il dolore fisico possa essere trasformato in musica non è solo un fatto spirituale” – le parole di Giovanni Allevi, ospite di Bruno Vespa – “è anche fisico, perché quando c’è il pianoforte gran coda da concerto, la mia energia viene assorbita, come se il pianoforte fosse un materasso morbidissimo e allora le contratture dei muscoli paravertebrali si sciolgono”. Un pensiero, questo, che ha toccato profondamente il cuore degli ascoltatori e di coloro che seguono la carriera del pianista dalle sue origini.
Inoltre, Giovanni Allevi ha spiegato ancora perché al Festival di Sanremo ha citato un filosofo come Kant. Il motivo è perché parla dell’immortalità dell’anima e tale concetto gli ha dato molto sollievo. Inoltre, sempre l’artista ha dichiarato che nella profondità del proprio essere c’è qualcosa di più grande che trascende il dolore fisico. Ecco perché secondo Allevi, la sua laurea in filosofia, è davvero importante per il mestiere che svolge.
Giovanni Allevi ha poi voluto ringraziare l’equipe medica dell’Istituto dei tumori di Milano e, ancor più, i pazienti che seguono il suo medesimo percorso e che combattono la stessa battaglia. “Mi danno una grande forza, sono un esempio di umanità, di autenticità, li abbraccio tutti”. Pochi giorni fa, durante il concerto presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma, il pianista ha confessato agli spettatori di soffrire di un forte mal di schiena. Un impedimento che tuttavia non gli ha impedito di concludere l’intero repertorio, conquistando l’applauso e i sorrisi emozionati del pubblico.