E’ polemica dietro l’operato di questo grande artista contemporaneo: il popolo non ha particolarmente gradito una sua mossa
Tutto si sarebbe potuto pensare tranne che un artista contemporaneo di fama internazionale potesse generare un malcontento di un’intera popolazione. Il suo arrivo in una rinomata zona inglese, infatti, dal suscitare un iniziale entusiasmo nel vicinato, ha poi generato e lasciato spazio a perplessità e lamentele. Vi raccontiamo di più.
Sul panorama internazionale (ed particolar modo, britannico), Damien Hirst è considerato una vera e propria leggenda. Dagli anni ’90, infatti, l’artista si è accaparrato la nomea di massimo esponente del movimento Young British Artists (YBA), nonché proprio il maggioritario in quel periodo storico. Non a caso, le sue opere hanno la capacità di colpire nel profondo chi le osserva, divenendo grandi spunti di riflessione su temi estremamente toccanti o controversi.
Il suo linguaggio artistico è quasi totalmente incentrato sulla provocazione, volta proprio a creare interrogativi interiore su tematiche forti, quali la morte, la transitorietà della vita e la relazione (spesso enigmatica) tra le varie branche del sapere, soprattutto scienza e religione. Tra le sue opere più note animali ricordiamo lo squalo tigre conservato in formaldeide nel pezzo The Physical Impossibility of Death in the Mind of Someone Living: oggi, però, non vogliamo raccontavi della sua arte, bensì di un grande malcontento che alcune sue azioni hanno inevitabilmente innescato.
Damien Hirst, la polemica intorno all’artista
Nel 2005, Hirst ha acquistato il palazzo di Toddington Manor per 3 milioni di sterline, con la volontà di restaurarlo e trasformarlo in una sede per abitazioni, studi ed esposizioni artistiche. Gli abitanti della zona erano estremamente entusiasti di quest’iniziativa, ma hanno iniziato a ricredersi dopo qualche anno, quando le cose iniziavamo ad andare troppo per le lunghe.
A 17 anni dall’acquisto del palazzo da parte dell’artista, nulla sembra essersi smosso in modo definitivo. Toddington Manor è ancora attualmente coperta da impalcature e teli di plastica e, come riferito al Corriere della Sera, i residenti non gradirebbero affatto questo eccessivo ritardo, considerandolo una vera e propria macchia sul paesaggio, un obbrobrio.
Proprio per questo motivo, gli abitanti del quartiere si sarebbero riuniti con lo scopo di spronare l’artista a mantenere la parola data quasi ormai 20 anni fa. Observer Nigel Parker, presidente del consiglio parrocchiale, ha rivelato che, per quanto riuscissero a captare, il restauro non sarebbe neanche partito e tutti sono davvero stanchi di questa situazione. Ma cosa ha portato Hirst a rallentare in modo così drastico i lavori a Toddington Manor?
Le motivazioni non sono chiare, ma si pensa che la separazione da Maia Normano nel 2012 avrebbe notevolmente influito. Lo stesso Hirst avrebbe scherzato asserendo di aver realizzato con Toddington la serie di impalcature più lunga del Paese: i vicini, però, non sono più particolarmente propensi a cogliere l’ironia dell’artista in tal senso. Che ne pensate?